lunedì 11 gennaio 2016

Stupri di Capodanno


Ti prendo, donna!

Vittima debole del mio piacere
carnale oggetto delle mie brame
che a nulla servi
se non alla gioia dei miei lombi.

Grida femmina il tuo orrore,
urla donna il tuo disgusto
tra lacrime che scendono copiose.

Voglio soddisfare la mia verga
voglio vuotare in te,
schiava delle mie passioni
il mio candido seme nero
che distruggerà il tuo spirito.

Ti sentirai sporca
e a nulla i lavacri serviranno,
il tuo guanto di crine
sarà solo un imbelle
che non netterà l’anima tua.

Fuggi con i tuoi capelli scompigliati,
scappa in questa notte pagana
del nuovo anno che giunge.
Corri a farti abbracciare dagli infedeli
che nono oseranno più toccarti
in quanto lordata dai miei desideri.

Io sono intoccabile
noi siamo intoccabili
perché la politica
come figliol  prodighi
a braccia aperte sempre ci perdonerà.

Taceranno le donne
e vi incolperanno  di non esservi volutamente concesse,
taceranno i signori dei media
perché noi siamo l’armata
che salverà il vostro futuro
e voi, femmine inferiori,
siete solo inutili pezzi di carne che la società deve pagare
per non soccombere alle proprie mollezze
e ai propri agi
perché ormai nelle condizioni
di non potere  e/o volere più discendenza.

Marco Bazzato

11.01.2015


http://marco-bazzato.blogspot.com/

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