mercoledì 20 febbraio 2008

Kosovo: Balcani a rischio?

Dopo la proclamazione dell’indipendenza unilaterale del Kosovo, la stabilità dei Balcani è a rischio.

Sono molte infatti le voci, non solo in Serbia, ma anche nei Paesi confinanti, che si levano contro questa decisione politica, ritenuta oltre che illegale, anche dannosa per gli interessi sia della provincia Serba, sia per l’intera area.

A scompigliare le carte, si sono messi subito gli Stati Uniti d’America, che hanno perso l’occasione di star zitti, e che hanno riconosciuto il neonato Stato indipendente.

Di diverso avviso la posizione dell’Unione Europea, che ha lasciato ai singoli Paesi membri, libertà di coscienza,se riconoscere o no il Kosovo.

L’Unione ora si trova divisa, a macchia di leopardo, in quanto l’Italia, per bocca del ministro degli esteri, ha già riconosciuto la riottosa ex provincia serba, mentre altri Stati, come ad esempio la Spagna, hanno sbattuto – per ora – in faccia le porte al Kosovo, solo perché ha problemi con gli indipendentisti Baschi.
La Russia, certamente, non starà a guardare, perché anche sul fronte interno è impegnata a tenere a bada le numerose spinte secessioniste, che dal crollo dell’ex impero sovietico, lacerano gli instabili equilibri , ma di cui i media nazionali italiani, in quanto l’Europa acquista gas dalla Russia, preferisce ignorare, facendo però il diavolo a quattro, se Putin decidesse di chiudere i rubinetti, lasciandola al gelo.

Alcuni la chiamano politica internazionale, altri, reputano questo silenzio come un assenso, basta che ci lascino il caldo, poi cosa combinano lì, così distante dalla Civile Europa, sono affari loro! Esattamente come hanno fatto gli americani. I diritti umani, sono un concetto alquanto aleatorio e variabile, dipende dal momento e dagli interessi economici in gioco e anche questo caso non fa eccezione.

Fa riflettere, questa celerità con cui l’America ha riconosciuto questa nuova entità, non per buon cuore, ma sapendo benissimo, che una degenere decisione del genere, avrebbe portato a far sbandare proprio l’Unione Europea, impegnata da tempo ad una difficile mediazione per far entrare la Serbia nell’Unione e dopo questa decisione, sicuramente i rapporti con la Serbia, molto probabilmente si raffrederanno, ,mettendo a rischio anche le relazioni diplomatiche serbe con la vicina Bulgaria, che si è riservata la decisione di riconoscere il Kosovo indipendente, nei tempi e nei modi che riterrà più opportuno, sempre che sia opportuno.

C’è un altro motivo che rende quest’indipendenza non molto allettante. Il Kosovo, infatti, è a maggioranza islamica, e non sa come nel prossimo futuro si potrà evolvere la politica interna ed internazionale, visto proprio l’orientamento religioso.

Non va dimenticato, che spesso alcuni Paesi, prima ritenuti “amici” dell’America, vedi Iraq ed Afganistan, poi per mutate situazioni geopolitiche, sono diventati “nemici dell’America”, “Stati Canaglia”, rieducati alla democrazia a suon di bombe all’urano impoverito, fosforo ed eserciti multinazionali d’invasione pacifista, che invece di sanare le ferite interne, le hanno aumentate.
La soluzione di un Kosovo indipendente, può apparire ai Paesi lontani, come motivo di stabilità, ma negli Stati confinanti, questa decisione unilaterale, continua a non essere vista né di buon occhio, né tantomeno di buon auspicio per il futuro, sapendo quanto instabili sono i delicati equilibri regionali, e di come le convivenze multietniche siano estremamente difficili e di non facile conciliazioni delle differenti istanze individuali e sociali.

Forse, nonostante i tanti anni di presenza di una forza ONU, composta anche da truppe italiane, quella che oggi potrebbe essere visto come il male minore, in un futuro, si spera lontano, potrebbe diventare la peggiore delle sventure avvenuta in Europa dopo la fine della II Guerra mondiale, e questo nuovo Kosovo indipendente, certo non viene alla luce sotto una buona stella.


Marco Bazzato

20.02.2008

1 commento:

  1. Sono senza parole: quindi commento con le parole di un grande...Rocco Tanica che con il Quasi Tg ne sa di notizie assurde:

    ALLARME SECESSIONE Dopo quella del Kosovo arriva dai Balcani un’altra drammatica notizia: le labbra di Nina Moric hanno proclamato l’indipendenza.
    Venti di secessione. Le labbra di Nina Moric si sono staccate dalla proprietaria e hanno avanzato una serie di richieste tra cui 15 giorni di ferie da trascorrere in vacanza con le labbra di Alba Parietti. Dura la risposta di Nina: ha subito sostituito le vecchie labbra con un paio di gomme Bridgestone, riuscendo a classificarsi terza nelle qualifiche per il Motomondiale.

    http://www.quasitg.it/podcast/

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